giovedì 22 marzo 2007

IN EFFETTI, OGNI POESIA

In effetti ogni poesia
potrebbe intitolarsi "Attimo".

Basta una frase
al presente,
al passato o perfino al futuro:

basta che qualsiasi cosa
portata dalle parole
stormisca, risplenda,
voli nell'aria, guizzi nell'acqua,
o anche conservi
un'apparente immutabilità,
ma con una mutevole ombra;

basta che si parli
di qualcuno accanto a qualcuno
o di qualcosa accanto a qualcosa,

di Pierino che ha il gatto
o non ce l'ha più.

o di altri Pierini
di gatti e non gatti
di altri sillabari

sfogliati dal vento;
basta che a portata di sguardo
l'autore metta montagne provvisorie
e valli caduche;

che in tal caso
accenni al cielo
solo in apparenza eterno e stabile;

che appaia sotto la mano che scrive
almeno un'unica cosa
chiamata altrui;

che nero su bianco,
o almeno per supposizione
per una ragione importante o futile,
vengano messi punti interrogativi,
e in risposta -
i due punti:


Porto il mio contributo per la Giornata Mondiale della Poesia, anche se in ritardo.
E' la poesia di una poetessa polacca, Wislawa Szymborska. mi sembra che condensi in maniera così lieve, ironica, ma così precisa la magia della parola, l'aspetto quasi sciamanico della parola in forma di poesia.

lunedì 19 marzo 2007

Nel mondo di Zumanity e dei Gormiti- parte II

Vorrei aggiungere piccole ulteriori precisazioni su "Zumanity" per poi passare ai Gormiti. Una delle ragioni per cui ho amato il making of, è il panorama, l'ambiente, il luogo in cui si svolgono le varie vicende: Las Vegas. Las Vegas è lo stesso motivo per cui adoro smodatamente C.S.I. (un altro è il figone fotonico -Gary Dourdan- alto due metri, mezzo afro, capelli castano chiaro, occhi verdi o azzurro chiarissimo, l'altro è Gil Grissom entomologo). Nel mio immaginario è la messa in realtà delle città di De Chirico, o meglio, delle sensazioni che si provano guardando l'immagine della città "moderna": trovo fenomenale una città che, dal nulla del deserto, compare all'improvviso, il fatto poi che non esiste un nucleo è ancora più fenomenale. Zumanity è in programmazione nel teatro costruito ad hoc in un albergo-casinò di Las Vegas, il New York-New York Casinò. L'operatore seguiva i ballerini anche nelle loro abitazioni che erano delle villette a schiera veramente squallide in una zona squallida: mi sembrava che fosse ai margini di Las Vegas, una zona senza alberi, anzi peggio, con degli alberi tristi, sottili sottili, alberelli appena piantati...mi ricordava un po' la zona delle villette a schiera che si vede spesso nei film e telefilm americani. Mi ricordo una zona di villette simile anche in E.T.
L'alienazione più pura: ti credo che gli americani non possono girare senza armi e che spariscono bambini...e che ammazzano i medici che procurano l'aborto...
Tronando alle persone, dal punto di vista umano c'è un abisso fra Alex l'ultrabono modello-ballerino, ma patetico interiormente e la forza, la dignità di Joey Arias che, alquanto alto incollato nel latex, se ne va in giro sui suoi tacchettazzi-da-distorsione-della-caviglia eccitando sì i maschi, anche quelli omosessuali ma, soprattutto, sfidando il giudizio dell'omino della strada che incredulo grida:"nooo, non ci posso credere...è un maschio...è un uomo: damn!", rischiando del suo: del suo corpo, della sua anima.
Zumanity è, come dire, il mio B-side: lo chiamerò "Zumanity-side".
L' A-side è Serena mamma nevrotica ma molto appassionata, dedita (a intermittenza) ai cibi biologici, alla cucina ayurvedica, alla medicina antroposofica, ai giochi di legno, ai colori naturali che dipingono le varie stanze della casa: arancione-harekrishna in soggiorno, giallo zafferano in cucina, lavanda in camera da letto. Nella camera da letto di Jonah, ho in progetto uno spugnato a striscio che mescoli il verde pastello e il rosa pastello. Succede però che in questo tenero mondo -ho sempre vagheggiato e vagheggio tuttora il mondo di Beatrix Potter e di "Bosco di rovo"- c'è stata una proditoria irruzione dei Gormiti.
I Gormiti: esseri mostruosi, provenienti dall'isola di Gorm (quattro sassi in croce e un vulcano sempre attivo) di cui si contendono la supremazia. Per giunta sono di plastica: il massimo del diabolico post-modern. Sono alti pochi cm., possono essere di colori sgargianti oppure cambiare colore a seconda che vengano immersi in acqua calda o fredda...Hanno nomi incredibili: LINGUACIDA-LO STRITOLATORE DEI MARI, IPNORANA LA BEFFARDA, SQUALIS-IL MARTELLO DEI MARI, PANTANERA-IL SERGENTE DEL TERRORE, OMBRASSASINA, TRONCANNONE...e così via per 28 personaggi...ritengo filologicamente corretto specificare che siamo alla III serie. Mostri più carte per giocare come nei giochi di ruolo...
Bene, tutta la famiglia rincoglionita a recuperare i gormiti che vengono venduti in bustine singole chiuse, come le figurine, nei tabacchini e nelle cartolerie...Alla facciazza della pedagogia steineriana, del legno, dei colorini naturali, del pongo ultra naturale...Il consumismo e l'ossessione della collezione come cancro che si insinua senza pietà nel quotidiano.
A ben pensarci il Zumanity-side è, in effetti, un A-side, consapevole delle sfumature, del metissage dei generi sessuali, umani, razziali, una sorta di "inno del possibile"; il Gormiti-side, è il vero lato Oscuro, il vero baratro dell'umanità e dell'infanzia, dunque un vero B-side.

martedì 6 marzo 2007

Nel mondo di Zumanity e dei Gormiti-parte I

Le mie ossessioni di queste settimane, a parte il delirio depressivo, sono i Gormiti e Zumanity. In questa puntata vi parlerò. Zappando senza pietà a tarda notte, improvvisamente una specie di reportage attira la mia attenzione: la settimana scorsa su una tv locale, a tarda notte incrocio questo speciale sul making of dello spettacolo Zumanity: the other side of the cirque du soleil. Nella follia dei programmatori di TeleNuovo, doveva essere una cosa semi- o del tutto porno... si trattava invece di una telecamera che seguiva tre ballerini e uno dei "presentatori" dello spettacolo. Mi sono entusiasmata!Uno era un ballerino assolutamente prestante, Alex, che nei mesi della messa a punto finale dello spettacolo, tradisce la sua compagna, incinta, per mettersi con una ballerina della compagnia, quella con cui fa un duetto sexyssimo; una ballerina, Jonel, che si deve sposare con il suo fidanzato slavo, che non riesce ad entrare negli stati uniti per problemi di permesso; eppoi Joey, la più strafiga! Joey è un trans con un look anni '40, sembra Dita von Teese, ma più vecchia, con più (credo) piercing e più (credo) tatuaggi. Joey Arias, questo il suo nome, è un famoso trans di New York che lavora in spettacoli di cabaret, ingaggiata per fare il "guest" allo spettacolo di Zumanity: tutta di latex vestita per lo spettacolo (costumi di Thierry Mugler!!!!) sembra proprio Joel Grey da Cabaret. E' anche un po' triste la sua vicenda, perchè nella pre-prima dove presentano lo spettacolo per un certo numero di vip (c'era anche Cavalli...), non riceve buone recensioni, allora la produzione prova ad alternare in cartellone Joey con un altro strepitoso trans, sempre di New York e amico di Joey: Raven O. Raven O è giovane, molto aggressivo, con un immagine tipo-Madonna nel video di Sex, con i capelli cortissimi e ossigenati, tatuatissimo (voi sapete quanto io possa essere feticista riguardo i tatuaggi...), però secondo meno affascinante, più fisico. Mi ha un po' intristito questa situazione tipo Eva-contro-Eva.Così come mi ha intristito lo stordito (stra-bono, io pensavo che fosse mezzo afro, invece nella sua scheda di modello c'è scritto "latino") che quasi senza un plissè mette incinta la sua fidanzata con cui sta insieme da anni, ha una relazione, complice lo spettacolo, con una ballerina francese, secondo me ocona. Naturalmente non riesce a "scegliere", finchè la sua fidanzata con grande forza e savoir-faire e pragmaticità, lo molla, conscia che è un debole: altro che Endorf! Caro il mio Zambrius, magari ci fossero Endorfman!Secondo me pochi maschi contemporanei hanno queste sopraffine capacità, in questa società ipertrofica di immagini sessuali ma fobica verso il sesso; la cosa triste è che è venuta meno anche la capacità di amare, di volersi bene, di prendere contatto gli uni con gli altri con sentimento...Comunque, non volevo scivolare nel patetico, in realtà volevo dire che sono tanto attratta dall'ambiguità estetica e non dei trans. Certo che a Trento locali dove si possono vedere esibizioni di cabaret e di trans, pullulano prioprio...Vi segnalo i siti dove trovate un po' i soggettoni di cui vi ho parlato: www.joeyarias.com; www.raven-o.com; www.zumanity.com