lunedì 25 agosto 2008

Olimpiadi

Io adoro smodatamente le Olimpiadi.Si vedono tantissimi sport tutti insieme ed è meraviglioso.Poi c'è la fascinazione che viene dall'antico:a tutt'oggi la datazione di frammenti della poesia greca arcaica, nonchè della ceramica e dunque dei resti archeologici viene datato in relazione al ritrovamento dei "calendari"epigrafici ritrovati con i nomi degli atleti vincitori:la prima olimpiade si stima che sia avvenuta nel 776a.C.Gli atleti dicono che le Olimpiadi hanno un fascino particolare, che non c'entra con i Mondiali delle varie specialità sportive.Poi è vero che non si sente parlare o nominare certe nazioni se non alle Olimpiadi.Il lato negativo è l'orrida politicizzazione di questa meravigliosa manifestazione: non se ne può più di russi, americani e cinesi.I cinesi che avevano deciso di avere 100 medaglie conquistate a scapito di altri atleti (ad esempio il cinese argento agli anelli...),gli americani che maldigeriscono qualcun altro più veloce di loro (ad esempio Usain Bolt e Churandy Martina),i russi all'insegumento della capacità di rastrellare medaglie come quando erano URSS...
Ho provato sincera pena per la squadra italiana di ginnastica ritmica: piangevano, dicevano che non c'era più motivo di impegnarsi tanto per la perfezione se poi vinceva la politica di un podio predeterminato Russia-Cina-Bielorussia.Io sono tanto emotiva ed ho sentito proprio tutta la loro frustazione.
I miei preferiti sono Usain Bolt (quanto è allegro e vitale), Dwayne Wade (l'unico cestista americano a non essere ricoperto di tatuaggi, lucido e umile), Josefa Idem che va a Pechino con i bambini e fa l'intervista con in braccio il più piccolo. Jonah tifava per la Giamaica, indistintamente ed aveva una passione per Margherita Granbassi.
Ieri sera Jonah dice: "Il Tibet è un continente povero".

lunedì 18 agosto 2008

Da quando il maso è stato costruito, nel 1982, agosto è il mese della montagna. Io ho delle sensazioni contrastanti fina da quando sono ragazzina, da un lato il fatto di opporre resistenza dettata da puntiglio nel camminare, mi impedisce di andare a fare passeggiate in montagna.Eppure sono in una zona che gli amanti della montagna, dai dilettanti agli alpinisti, considerano un vero paradiso, il Lagorai, dall'altro lato questo stare fuori da casa mia e dalle incombenze cittadine, quiesto ritmo rallentato potrebbero favorire l'attenzione, la lettura, il ricamo, il cucito: invece sono rosa dall'impazienza.Sono proprio incapace di stare, di vivere nel momento: sono sempre un passo avanti, con la testa, con il cervello, che viaggai a dieci volte tanto rispetto al corpo, rispetto a "me". In queste situazioni mi sento proprio sdoppiata: c'è il mio cervello da una parte e dall'altra la realtà, quindi faccio fatica a capire la mia dimensione, dove sono io e cosa sono io. Sono col cervello? Sono col corpo? Naturalmente finisce con un senso generale di straniamento paralizzante.