venerdì 25 luglio 2008

Yes, we cunt!

Scusate la botta di volgaraggine nel titolo, ma un calembour così, Obama se lo è attirato da solo...Con grande ritardo spiego il mio personale punto di vista su un po' di politicame, a cominciare dal candidato democratico alla Casa Bianca. Ne ho parlato vagamente con la Babi, che è il mio punto di riferimento per ciò che riguarda Stati Uniti & Co. (adesso s'è aggiunta anche LauraLoves!): lei sosteneva e sostiene per l'appunto Obama, a me non convinceva fino in fondo, mi sembrava più forte una donna alla Casa Bianca.Certo, entrambi usavano la loro "diversità" come atout, ma mi sembrava che lui la usasse maggiormente "pestando" sul pedale dell'afritudine, senza mai menzionare direttamente i "padri dell'afropatria", tra cui Martin Luther King e, in parte, Malcolm X.In uno dei miei zapping notturni ho incrociato Ritanna Armeni che commentava come un analogo atteggiamento nei confronti dei media e dell'elettorato, avesse innalzato Obama e affossato Segolene Royal, probabilmente perchè donna.L'analisi emersa era quanto ci sia un fortissimo maschilismo diffuso per cui una donna Presidente degli Stati Uniti, abbia forse spaventato l'elettorato maschile, tanto da preferirle "perfino un nero, ma maschio". Siccome non ho seguito così bene l'elezione del candidato, non posso dare un'opinione netta, certo però che è una possibilità.Ciò che invece ora penso con certezza è che non mi piace Barack Obama, tutto quello che mi faceva dubitare della sua "democraticità" sta prendendo risalto via via sempre più.
Mi sembra molto Condoleeza, un afroHarvard, molto molto ripulito, che accetta tutto ciò che l'establishment bianco vuole e richiede. In un certo senso amplifica l'impostazione da Re Taumaturgo di Bush Jr. con i suoi riferimenti biblici e al volere di dio.Fa tutto quello che chiunque farebbe se volesse giungere al potere Wasp: si veste così, la moglie si veste cosà, le foto di famiglia proprio così, osannato a Berlino, dichiara di voler mandare più truppe in Afghanistan...sinceramente, mi aspettavo qualcosa di meglio. Certo, lo so che sono gli Stati Uniti e non il Brasile di Lula (anche lì, si potrebbe fare qualche appunto...), lo so che sono gli Americani e non i...i chi?forse gli spagnoli...però lo stesso in questo 21 secolo mi aspettavo qualcosa di meglio...Mi spiace ma, secondo me, Obama è il tipico esempio di quello che gli schiavi nelle piantagioni del Sud degli Stati Uniti e nei Caraibi, definivano Negro Yard "negro da cortile".Mi sembra più forte un Sedai Senghor presidente del Senegal con moglie francese, bianca.Mi sembra più forte una giovane donna, che porta il velo che è ministra dell'economia in un'Arabia Saudita wahabita.

2 commenti:

Barbara ha detto...

Beh mi sembra veramente ingenerosa questa posizione. Soprattutto trovo che non sia vero che voglia compiacere i bianchi, come dimostra anche il seguito praticamente compatto che ha tra i neri. Anche dal punto di vista iconografico, è al cento per cento afro-americano, è puro "black cool". Le famiglie african-american sono così, non c'è niente di wasp in questo, anzi, il fatto che Michelle si sia presentata a una trasmissione televisiva molto seguita con un vestito praticamente da grande magazzino, che le stava peraltro benissimo, ha fatto epoca. Obama viene dal lavoro di comunità nei quartieri neri di Chicago, lui e la moglie si sono decisamente sporcati le mani in questi anni, vengono dal basso si direbbe qui, contrariamente a una Hillary, per dire, che è puro establishment. Il discorso del maschilismo ci sarà anche stato, ma secondo me è stato esagerato strumentalmente. Qualcuno pensa che se Hillary avesse vinto e fosse diventata presidente, avrebbero tentato di ucciderla perché donna? Invece le possibilità che qualcuno possa tentare di eliminare Obama perché nero, e nero non subalterno (anzi, il tipico uppity nigger, l'esatto opposto del negro da cortile, come si legge nei blog americani [peraltro il negro da cortile non poteva neanche entrare nelle cucine del padrone, let alone la Casa Bianca in qualità di presidente di tutti gli americani]) sono abbastanza corposette. E poi Hillary non era neanche per il ritiro dall'Iraq, e invece Obama deve essere anche per il ritiro dall'Afghanistan, perché? Anche il richiamo alla religione, considerando anche che in America va per la maggiore la convinzione che sia un secret muslim (tipo anche la mamma di Jason tende a crederci), è normale, e le comunità nere sono permeate di religiosità. Poi non capisco perché, una donna saudita velata va bene e Obama no?
Rispetto all'Africa, la posizione di Obama è lievemente diversa dalla maggior parte degli afro-americani perché lui è proprio africano, è il classico figlio di un immigrato. Non è peraltro vero che non si richiami a Martin Luther King (no, in effetti non a Malcolm X, ma vorrei ricordare che si sta candidando alla presidenza).
Poi, donna o nero, fortunatamente penso che molto abbiamo contato i programmi, e quello di Obama è molto più convincente.

LauraLoves ha detto...

Dal di qua dell'oceano (Atlantico) mi sento di fare un commento anche io. Ad essere onesta, mi trovo d'accordo praticamente su tutti i punti toccati da Barbara. Ma voglio aggiungere un paio di osservazioni. Capisco che ad un'europea certi atteggiamenti di Obama possano sembrare poco radicali o troppo di compromesso, studiati per accattivarsi l'elettorato bianco. Ma, dopo aver vissuto negli USA per quasi quattro anni, penso che non sia cosi'. Ritengo, infatti, che Obama stia davvero cercando di fare del suo meglio in un paese enorme, pieno di contraddizioni e in crisi reale (i cancri generati dal capitalismo a stelle e strisce s'incominciano a vedere), dove, prima di questa campagna elettorale, la partecipazione degli americani alla politica (e al voto) era inverosimilmente bassa. Vedendo com'e' la mentalita' della gente qui, io ritengo che Obama rappresenti davvero una possibilita' di cambiamento. Certo, ha dovuto in parte fare i conti con la religione. Ma se tu vedessi cosa la religione rappresenta negli Stati Uniti, forse non ti stupiresti poi tanto. Ti confessero' che qualche volta, sentendolo parlare, pure a me e' venuto da pensare -e no, bello mio, adesso che cacchio dici?- ma poi mi sono ricordata che, se vuole fare qualcosa, deve essere eletto e ad eleggerlo devono essere gli americani (non tu, io o la Barbara); quindi, il linguaggio usato(nel senso piu' esteso del termine, non solo l'aspetto verbale) deve essere comprensibile a quell'elettorato. Tra l'altro, non dimentichiamo che, lui pure, E' americano. Personalmente, mi auguro che venga eletto e penso che, il fatto che il candidato democratico sia proprio lui, abbia una valenza positiva, per l'America e per il mondo intero. Mi preoccupa, invece, nell'eventualita' che diventi presidente degli USA, l'idea di quanto gli lasceranno fare e, soprattutto, di quanto lo lasceranno campare. Perche' (cito Emma Goldman) "If voting changed anything, they'd make it illigal" Ma, aggiungo anche, che credo sia comunque meglio che la gente voti, specialmente gli americani per uno come Obama.